Storia del Liceo

Un vero e proprio Liceo classico (allora "Liceo Ginnasio Comunale") viene istituito con Regio Decreto per la prima volta alla Spezia nel 1885, ventisei anni dopo la creazione del Liceo Classico in Italia (Legge Casati), e da subito viene intitolato all'umanista locale Lorenzo Costa.

Tale notizia non rientra nell'aneddotica fine a se stessa: la creazione della scuola avviene sedici anni dopo quella dell'Arsenale Militare, cioè quando la popolazione cittadina si triplica in pochi anni (si passa da 11.000 unità circa a più di 30.000), soprattutto per l'immigrazione da ogni parte d'Italia sia di lavoratori sia di operai specializzati, con il conseguente indotto; creare un Liceo classico (che vedeva, tra l'altro, fra i suoi insegnanti e dirigenti, studiosi rinomati giunti da altri luoghi d'Italia ed entusiasti della città spezzina, come Severino Ferrari) contemporaneamente e prima ancora di scuole tecniche e professionali specifiche, significava lanciare un messaggio ben preciso, cioè voler preparare una classe dirigente nel senso più tradizionale del termine per il futuro della città allora più importante per la Regia Marina, e richiamo di una notevole imprenditoria italiana. Nel periodo che sta fra il 1885 e il 1923 (anno in cui il Liceo si sposta nell'attuale sede, il Palazzo degli Studi "Principe Umberto") l'espansione della città prosegue; il liceo di allora, considerando solo il numero di iscritti compresi nella fascia di età corrispondente all'attuale, contava circa duecento alunni in tutto.

Tale quadro, come è noto, è sensibilmente mutato: si moltiplicano le scuole che si propongono come formatrici della classe dirigente, e al tempo stesso questo non è più l'unico e principale compito di un liceo classico. A fronte di tale nuova situazione, ci sono stati almeno tre momenti in cui la base sociale del liceo e il numero reale degli iscritti si sono allargati: il secondo dopo-guerra, gli anni '60/'70 (dopo la riforma delle medie inferiori e l'apertura dell'Università a qualsiasi diploma superiore), e questi ultimi dieci anni: il numero degli iscritti è variato fra i 400 e gli attuali 600, con punte di 800 alunni e oltre, mentre la demografia cittadina - se si esclude l'immigrazione extra-europea - non subisce innalzamenti.

Indipendentemente dalla valutazione che ciascuno può dare di tale fenomeno, è chiaro che esso costituisce una richiesta al personale della scuola di non deludere le attese della popolazione, mantenendo al tempo stesso la serietà degli studi e l'identità del tipo di scuola stessa.